Il congelamento delle estremità, punta del naso e punte delle dita di mani e piedi, dovuto ad una primavera precaria o direttamente in cassa integrazione, è solo parte del problema quando hai avuto la malaugurata idea di indossare quel jeans strettissimo che rende la seduta sugli scomodissimi seggiolini blu dello stadio Olimpico un'impresa difficoltosa e oltremodo irritante.
L'atmosfera di giubilo e un po' cazzona che si respira durante le partite di rugby non mi dispiace. Motivo per cui ho deciso di non boicottare l'ultimo appuntamento con il torneo 6Nazioni nonostante, durante i precedenti incontri sportivi, io non sia stata in grado di assimilare quelle 4 regole che mi avrebbero permesso di capire in maniera più approfondita la dinamica del gioco e, magari, divertirmi pure di più.
Nei non rari momenti di noia ho quindi deciso di calarmi nelle vesti dell'antropologo individuando 3 distinte categorie nel marasma della tifoseria rugbista.
I rugbisti puri
Amano questo sport perché estraneo allo schifo che ruota intorno al calcio. Spesso sono essi stessi giocatori in piccole o grandi squadre e si definiscono energumeni gentleman. Cantano anche l'inno della squadra avversaria e ti guardano storto se durante una punizione osi anche solo bisbigliare.
I pallonari in affitto
Nemici dei rugbisti puri, vanno allo stadio solo per il gusto di fare improbabili confronti con il loro sport preferito: il calcio. Fischiano, urlano, imprecano e adattano i cori calcistici, come il celebre e ormai insopportabile po popopo popo po, a qualsiasi azione venga intrapresa dai giocatori durante il match. Poco importa che la capiscano.
I variopinti
Sono i miei preferiti. Convinti di essere le star del Carnevale di Rio si presentano in ridicole e divertenti vesti.
La medaglia di bronzo della mia personalissima quanto priva di senso classifica va a quella quindicina di tifosi, credo irlandesi, che si sono presentati con un gonnellino di tulle verde mela fosforescente che voleva emulare un tutù. Mai viste ballerine tanto sgraziate e spassose.
L'argento va a quei due tizi che si sono vestiti da cardinali e si prestavano a farsi fotografare, stile centurione del Colosseo solo che aggratisse, nell'atto di elargire farlocche benedizioni.
Il podio spetta a lei. La donna mucca. Perché se hai il coraggio di presentarti vestita da mucca in una città dove essere chiamata vacca non è certo un complimento, io ti stimo. E ti stimo ancora di più se ti vesti da mucca pelosa. Perché il costume consisteva in un soprabito di pelliccia sintetica maculata ed un copricapo di lana rosa da cui spuntavano, obviously, un bel paio di bianchissime corna.
Anche io sabato ero allo stadio!!! Ma a vedere lo sport di cui sopra... (calcio!!) :) Era tantissimo che non andavo allo stadio, è stata una bellissima serata! Io non sopporto i tifosi criticoni che ad ogni azione cambiano idea su quale giocatore stia giocando meglio, soprattutto quelli che ce l'hanno con la propria squadra...insopportabilmente e tipicamente ITALIANI! :)
RispondiEliminaBacio tesoro...e un bacio alla mucca pelosa!
Sì sa in Italia sono tutti allenatori e Presidenti del Consiglio :)
EliminaBacio Berry
Posso dire che stavo cadendo dalla sedia quando ho letto della mucca pelosa?
RispondiEliminaFantastica! Avrei voluto esserci solo per stringerle la mano e farle i complimenti per il coraggio. Sentiti, davvero.
Che poi ha avuto un vero momento di gloria mentre saliva i gradini.
Eliminaimmagino...immagino...anche se sarebbe meglio non immaginare! :)
EliminaIo sono un rugbista quasi puro perché amo anche il calcio. Tu eri nella categoria Princess annoiata? :D
RispondiEliminaArtù
Già. Son sempre quella dallo sbuffo facile
Eliminaandare a vedere il 6 nazioni e vedere l'italia che vince... che culo!! :D
RispondiEliminaPorto fortuna! :D
EliminaChe dire, da madre di rugbista quasi mi commuovo a leggere questo post.
RispondiEliminaNoi ovviamente incollati a sky a vedere la gran partita. Ma siamo stati varie volte all'olimpico ed al flaminio (anche se non proprio dietro l'angolo) e ci siamo sempre divertiti un sacco.
E l'anno scorso a Roma c'erano gli scozzesi col cucchiaio di legno ed il kilt. E voi sapete cosa dice la tradizione del kilt? che abbinato al fatto che erano tutti sbronzi vi fa immaginare quale spettacolo...
Anche io mi diverto nonostante ignori gran parte delle regole.
EliminaL'anno scorso con gli scozzesi c'eravamo anche io e l'USI! Abbiamo fraternizzato con due tipi socievoli e ubriachissimi :D
Un bacio PdC