martedì 19 febbraio 2013

La mini-me

Non ho avuto ancora la fortuna di conoscere mia figlia ma nella mia corte, da qualche anno, si sta diffondendo la voce che una piccola mocciosa aspiri al mio trono e sia abbastanza spietata da non temere affatto di farmi concorrenza.

Spero almeno non arrivi a ricorrere al Principessicidio.

La tipetta in questione è una cinquenne, secondogenita della cugina L. e, non si sa per qualche divertente scherzo della genetica, ha la mia stessa faccia. Poi, vabbè, è bionda e mangerebbe pure i copertoni delle auto mentre io sono mora e alla sua età la mia massima aspirazione era essere eletta bimba Biafra dell'anno ma la perfezione, sapete, non è da tutti.

Dal parentame questo adorabile mostro viene chiamata la "piccola infame". E' acida, permalosa, capricciosa e un sacco di altri osa. E se la tira. A cinque anni.

La cugina L., nelle ormai rare circostanze in cui ci si vede, non perde occasione di sottolineare la nostra, diciamo, somiglianza. No, non quella fisica.

Cugina L: "è incredibile quanto sia stronza. E' proprio te da piccola"
Princess: "cugina L. mi stai, per caso e nemmeno troppo velatamente, dando della stronza?"
Cugina L: "ma figurati. Era per dire"

Bene.

Vista la non voluta affinità con la "piccola infame" io, fin dai suoi primi strilli isterici vagiti, mi sono sempre schierata dalla sua parte. Perché anche io sono stata una piccola infame e, sapete, si soffre. Moltissimo. E poi, come dire, è sempre bene farsi amici i propri nemici.

Ma poi è arrivata quella conversazione telefonica.
A chiamarmi, ovviamente, non fu lei ma il primogenito F. che è, sì, pazzo da legare ma anche tanto coccoloso, amoroso, teneroso e un sacco di altri oso.

Driiin driiin
"ciao zia!"
"ciao amore come stai?"
"bene! e tu?"
"bene. Quando venite a trovarmi?"
"mamma dice presto. Perché ci manchi"
"oh bellodezia... e tua sorella dov'è?"
"te la passo"
...
...
"Catie?"
"..."
"Catieeee?"
"..."
"Caterì!"
"ciao"
"ah finalmente. Ciao tesoro come stai?"
"abbastanza bene"
"abbastanza bene. Bene. Quando vieni dalla zia?"
"non saprei"
ci mancava che mi dicesse una cosa tipo "devo controllare l'agenda"
"beh quando vieni ti preparo la torta al cacao con la panna"
"non la voglio"
"no?"
"no, voglio i cupcakes"

E io, che in fondo sono una personcina dal cuore tenero, sono andata pure a comprare gli stampini.
Quando la piccola stronzetta mi ha onorato della sua presenza i cupcosi erano in bella mostra sul tavolo della cucina.

"grazie ma io preferirei pane e nutella"

tuttasuzia

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